FONTE: https://www.lettera43.it
La differenza tra una farmacia e una parafarmacia sta nel fatto che in quest’ultima si possono vendere farmaci non soggetti a prescrizione medica, i cosiddetti OTC, farmaci da banco, e Sop, senza obbligo di prescrizione. Una parafarmacia può vendere anche parafarmaci, integratori alime…
La differenza tra una farmacia e una parafarmacia sta nel fatto che in quest’ultima si possono vendere farmaci non soggetti a prescrizione medica, i cosiddetti OTC, farmaci da banco, e Sop, senza obbligo di prescrizione. Una parafarmacia può vendere anche parafarmaci, integratori alimentari e dispositivi medici. I farmaci soggetti a prescrizione, quindi, si possono vendere solo in una farmacia. La vendita di un farmaco deve essere sempre e comunque affidata, anche in una parafarmacia, ad un farmacista, abilitato alla professione e regolarmente iscritto al proprio ordine professionale, che sia, quindi, in grado di informare e consigliare il cliente sui determinati aspetti che riguardano il farmaco stesso, come modalità di assunzione, interazioni, effetti collaterali. Il gestore di una parafarmacia può applicare la liberalizzazione dei prezzi, cioè la percentuale di sconto che ritiene più opportuna, ma questo non significa che i farmaci costano meno rispetto ad una farmacia, perchè anche un farmacista può applicare lo sconto.
La liberalizzazione dei farmaci non soggetti a prescrizione medica è stata sancita con il decreto legge del 4 luglio 2006, art. 5, e da allora, il numero di parafarmacie continua a crescere.